10° seminario
25 marzo 2011 - Camera di Commercio di Catanzaro
 
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La sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro ha ospitato il 10° ed ultimo seminario della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2011 – III edizione di Catanzaro. In tale occasione, si è svolta una tavola rotonda, moderata da Sandro Scoppa, su: “La stampa oggi, tra controllo politico e libertà di espressione”, alla quale sono intervenuti Maurizio Bonanno, direttore della rivista Liber@mente, Massimo Bordin, direttore di Radio Radicale, e Antonio Viscomi, ordinario presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro. I lavori sono stati aperti da Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio, partner dell’iniziativa, il quale ha salutato gli intervenuti e ringraziato gli organizzatori, i docenti e gli allievi della Scuola di Liberalismo di Catanzaro, che costituisce un’iniziativa di alto valore formativo. Ha poi preso la parola Sandro Scoppa, presidente della Fondazione organizzatrice, il quale ha introdotto il tema della tavola rotonda evidenziando come nel delicato equilibrio tra i poteri che si esprimono all’interno di una società democratica, la libertà di comunicazione e, al suo interno, la libertà di informazione, non rappresenta un mero accessorio bensì un presupposto indispensabile. La stessa costituisce il c.d. “quarto potere” e svolge un ruolo importante giacché: «è uno strumento di controllo sull’esercizio del potere», come già sottolineato da Ludwig von Mises. Si è quindi svolto il dibattito, nel quale i relatori, sollecitati dalle domande del moderatore, hanno innanzi tutto affrontato il problema della libertà di stampa in Italia, che è considerata semi – libera nei rapporti annuali delle organizzazioni internazionali Freedom House e Reporter senza frontiere. Hanno poi dibattuto sul finanziamento pubblico all’editoria, il quale costituisce un’anomalia che, peraltro, anche se in forme diverse, è pure presente in altri Paesi, come la Francia e la Svezia. Tale finanziamento, che per il 2010 è pari a 180 milioni di euro, altera le dinamiche di mercato e, dietro il paravento della tutela del pluralismo, nasconde la volontà di tenere in vita testate che, nella maggior parte dei casi, non hanno lettori e non rispondono alla domanda dei lettori – consumatori. Il settore televisivo è stato l’argomento che infine hanno dibattuto Maurizio Bonanno, Massimo Bordin e Antonio Viscomi, i quali hanno anche rilevato che, anche nell’ambito della complessa situazione italiana, si assiste a cambiamenti repentini nel mondo dell’informazione, soprattutto con l’ingresso dei nuovi media. Alla tavola rotonda hanno assistito numerosi partecipanti, i quali con rilievi e domande hanno animato il dibattito finale.