5° seminario
Il ruolo del quarto potere nella società aperta
prof. Gianfranco Fabi - Editorialista de Il Sole 24 Ore e di Radio 24
22 febbraio 2013 - Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro
La 
società aperta, analizzata e teorizzata da Karl Popper, è quella che sostiene la libera discussione critica. Presupposto che, come non possa esistere una teoria scientifica certa, non possa esistere una società perfetta. In questo senso, lo Stato è un male minore che bisogna accettare, ma nello stesso tempo tenere sotto controllo, in modo tale che i governanti impreparati possano fare meno danni possibili. La democrazia liberale resta la migliore forma di controllo. Infatti, evitando il ricorso alla violenza permette di sostituire
i governanti cattivi con governanti migliori.
L’informazione
è definita il quarto potere perché ha un ruolo fondamentale nella società aperta. E ancor di più nella nostra realtà attuale dove la globalità è diventata la nostra dimensione naturale. A rendere globale il mercato è stata l’informazione, intesa nel senso più ampio del termine. È l’informazione a far sì che una decisione adottata a New York possa diventare operativa immediatamente dopo a Tokyo o a Londra. L’informazione
economica si è sviluppata ed è cresciuta di pari passo con la crescita e l’articolazione di tutta la società. Anzi, è nata ed è cresciuta di pari passo con il libero mercato: l’informazione è la dimensione fondamentale del mercato. Perché se questo è il luogo dell’incontro tra domanda e offerta, è chiaro che, soprattutto quando si entra nel mercato globale, è indispensabile un’informazione sull’esistenza, sulla dimensione, sul prezzo, sulle possibilità operative di domanda e offerta.E più
il mercato è libero, più l’informazione è libera in un circolo virtuoso che può crescere di pari passo con la società. L’informazione è l’unica
garanzia che il mercato sia veramente libero, che gli attori si muovano secondo le regole e diano a tutti la possibilità di operare secondo le stesse regole. Ecco allora che l’informazione economica è una parte strettamente vincolata della democrazia economica e quanto più seria, capace e approfondita è, tanto più saranno reali, per ognuno, le possibilità di partecipare ad armi pari alla competizione globale.
Dobbiamo così confrontarci con tre grandi sfide, tre sfide che hanno caratterizzato l’inizio di questo millennio. La sfida dell’economia e della finanza (la “sfida del mercato globale”); la sfida della tutela dei diritti individuali vecchi e nuovi nell’ambito di una comune ricerca e accettazione di valori condivisi (la “sfida dei diritti globali”); la sfida della capacità di comunicare e informare affinché il momento della decisione consapevole torni nelle mani dei cittadini in politica e dei consumatori sul mercato (la “sfida della comunicazione globale”).
Il prof. Gianfranco Fabi si è laureato in Scienze Politiche ed Economiche all'Università degli studi di Milano. Ha iniziato come giornalista nel 1972 al "Giornale del Popolo" di Lugano. Nel 1979 è diventato redattore al settore finanza del Sole 24 Ore, ove ha poi ricoperto vari incarichi tra cui la responsabilità dei settori "Commenti" ed "Economia italiana". Vicedirettore del settimanale "Mondo Economico" sino al 1990, dall’anno successivo è stato vicedirettore del Sole-24 Ore" e dal 2001 al luglio 2009 vicedirettore vicario. Da ottobre 2008 a luglio 2010 è stato direttore di Radio 24. Oggi è giornalista indipendente e insegna elementi di economia al master di comunicazione dell’Università Cattolica di Milano. Il 27 agosto 2010, a Soverato, ha ricevuto il Premio Internazionale Liber@mente.